E' di carta, i caratteri nobili e severi si stagliano sul cartoncino ingiallito dal tempo ed assicurato all'armadio da puntine di colori spaiati. Ma c'è anche quello di ceramica: la parola è circondata da spiritosi angeli e fregi colorati. Ma chi legge più il vecchio cartello? Reca scritto : "SILENTIUM".
Ma i chierichetti non fanno silenzio: che ne sanno del latino? Lettori e lettrici, cantori e sacrestani sono troppo abituati per notare il vecchio cartello? Fatto sta che mentre si aspetta il suono della campana, il 'silentium' non c'è!
Gli ultimi accordi su incarichi, un ultimo commento su quello che si è fatto o si è visto ieri... insomma il vecchio cartello, che suggeriva di introdursi nella celebrazione dei santi misteri con il silenzio, rimane in sacristia come un oggetto smarrito.
Se a questo si aggiunge il chiacchiericcio che spesso si sente prima e dopo le celebrazioni nelle chiese, ciascuno ha il clima di preparazione e partecipazione alla 'Divina Liturgia'.
Forse c'è chi riesce a pregare e a celebrare bene anche se chiacchiera, ride e scherza fino al tocco della campana. Io, lo confesso, non ci riesco!