A conclusione dell’ottobre missionario straordinario una bellissima testimonianza di p. Giovanni missionario in Bangladesh
Battezzati e inviati:
la Chiesa di Cristo in missione nel mondo
“…dalla comunione con Dio, Padre e Figlio e Spirito Santo, nasce una vita nuova insieme a tanti altri fratelli e sorelle.”
Quando ho letto questo passaggio nel messaggio di Papa Francesco per la Giornata Missionaria Mondiale l’ho subito scelto per iniziare questa mia condivisione. E’ proprio vero, a partire dalla comunione con Dio che e’ nostro Padre, con Gesu’ Cristo e lo Spirito Santo davvero nasce una solida vita nuova da vivere non da soli, ma con tanti altri fratelli e sorelle.
L’invito e’ proprio questo rinascere a VITA NUOVA che ci fa sentire persone appartenenti a un’unica famiglia, a un’unica realta’ che e’ il mondo. Una Vita Nuova da vivere in COMPAGNIA dell’altro, che diventa compagno di viaggio e camminando,camminando anche altri si aggregano iniziando lo stesso cammino. Anche qui in Bangladesh sperimento ogni giorno questa bellezza della vita nuova che si fa incontro, dialogo, ascolto e condivisione.
Qui in Bangladesh si e’ sempre in compagnia di qualcun’altro; per strada non sei mai da solo trovi sempre qualcuno che ti segue, ti accompagnai e ti chiede: “ dove stai andando Padre?” .
Proprio ieri, 2 Ottobre, giorno degli Angeli Custodi, stavo andando a casa di una donna in gravidanza e gli stavo portando la Benedizione prima di partorire. Non mi ricordavo bene la casa, come al solito trovo sempre qualcuno. Ho incontrato Dipto al quale ho chiesto di accompagnarmi a casa di Lucy e Shukumar. E lui subito mi ha accompagnato verso la loro casa. La missione diventa compagnia, la missione diventa coinvolgimento, gioia, entusiasmo.
“E questa vita divina non è un prodotto da vendere noi non facciamo proselitismo – ma una ricchezza da donare, da comunicare, da annunciare: ecco il senso della missione.”
Mi ci ritrovo in pieno!!! E proprio cio’ che viviamo in Bangladesh: la gratuita’ dell’annuncio che passa attraverso diversi gesti di accoglienza, di umanita’ e di tenerezza dell’amore di Dio. Questa fede che abbiamo ricevuto va donata nella semplicita’! E’ nella testimonianza di vita che noi annunciamo Gesu’ Cristo, nel metterci a servizio degli altri, nel sporcarci le mani e anche i piedi immergendoli in quell fango che ti da la gioia di aver incontrato l’amore di Cristo nella propria vita.
“ Come sono belli i piedi di coloro che annunciano il Vangelo”, questa frase mi ritorna in mente ogni volta che vado a Pajgao e devo camminare quasi tre chilometri nel fango, in questa stagione delle piogge. Alcune volte c’e’ stata la tentazione di indietreggiare, ma il desiderio di portare Cristo a quella piccolo comunita’ mi dava la forza di lasciare i sandali e di affondare i piedi nel fango camminando senza esitazione.
“La Chiesa è in missione nel mondo: la fede in Gesù Cristo ci dona la giusta dimensione di tutte le cose facendoci vedere il mondo con gli occhi e il cuore di Dio.”
Che bello…vedere il mondo con gli occhi e il cuore di Dio!!! E’ tutta un’altra dimensione, scopriamo che l’altro ha un volto, una storia, una gioia e una sofferenza da raccontare..scopriamo che chi ci vive accanto prima di essere un problema e’ una persona, e’ una creatura di Dio come me, come te e che tutti apparteniamo alla stessa umanita’. Molte volte ci fossilizziamo sulle difficolta’, sui problemi ma guardando le cose con gli occhi e il cuore di Dio ci accorgiamo, che con un pizzico di volonta,’ si trova sempre una soluzione.
Entrando in questa dimensione realizziamo che la missione non e’ mia ma e’ di Dio che accompagna ogni nostro gesto. Ti accorgi che non sei tu il protagonista della missione ma e’ Dio che ci dona la capacita’ di vedere le cose da una prospettiva diversa.
“Ogni battezzata e battezzato è una missione…Chi ama si mette in movimento…
Ciascuno di noi è una missione nel mondo…”
Il Papa ci invita a riscoprire il battesimo come quel sacramento che ci spinge a uscire da noi stessi, a metterci in movimento e non restare seduti sulle nostre comode poltrone oppure davanti a un cellulare.
Quante volte dico a coloro che vengono a chiedermi che vogliono diventare missionari: Tu perche’ vuoi diventare missionario? Perche’ voglio annunciare il Vangelo e servire gli altri. Allora gli dico: allora porta avanti questo compito; in quanto battezzati abbiamo il compito di annunciare e si servire, non hai bisogno di una Congregazione missionaria per vivere quest’impegno. Alla fine mi guardano sconvolti, quasi che stessi parlando di cose fuori dal mondo. Se il Papa puntualizza quest’aspetto significa che dobbiamo ritornare alla radice della nostra fede cristiana, del nostro essere cristiani e del nostro compito di battezzati.
“Anche oggi la Chiesa continua ad avere bisogno di uomini e donne che, in virtù del loro Battesimo, rispondono generosamente alla chiamata ad uscire dalla propria casa, dalla propria famiglia, dalla propria patria, dalla propria lingua, dalla propria Chiesa locale.”
Il Battesimo e’ una chiamata che abbiamo ricevuto da Dio e che ci spinge ad andare, a rispondere generosamente e con coraggio, mettendo in gioco la propria vita e lasciando da parte tutte le proprie sicurezze e le proprie paure.
Uscire e’ questo abbandonare le proprie sicurezze, la propria mentalita’, il proprio modo di ragionare, di vedere le cose secondo la tua mentalita’. Tutto cio’ ti mette in crisi, devi quasi risettare tutto e riprogrammarti di nuovo.
L’incontro con l’altro, con un’altra cultura ti denuda, mette a nudo tutte le tue convinzioni…ti manda completamente in tilt!!! Il confronto con un’altra cultura e ‘come il fuoco, ti purifica e ti rigenera donandoti la forza di essere giorno dopo giorno segno dell’amore visibile di Dio.
Non gettiamo la spugna, non abbandoniamo il campo, ma entriamo nel gioco con tutto il nostro entusiasmo e sentiamoci sempre in partenza, in movimento, lasciando anche la propria terra, la propria patria per essere sempre di piu’ testimoni della Chiesa universale che vuole abbracciare tutto il mondo.
PADRE GIOVANNI GARGANO SAVERIANO