"Pensa alle cose ultime della vita, quelle che vanno oltre il presente, che legano la tua esistenza con l'eterno e vedrai fiorire sulla tua strada sempre il bene!"
E' la settimana opportuna, questa, per questo sguardo verso l'immenso. Ce lo destano le feste che abbiamo celebrato nella settimana passata.
Soprattutto i cimiteri, visitati da ognuno di noi, con commozione intensa. Un fiore, una lacrima, tanti ricordi.
In una visita alla Certosa di serra San Bruno, un frate acuto stupì per un gesto davvero insolito ed inatteso: cominciò proprio dal cimitero. E lo motivò così: "La vita non va vista dalla nascita alla morte. Ma al contrario. Dalla morte alla nascita, perché se è nella luce quel momento finale dell'esistenza, è nella luce tutta la vita. Ma se disgraziatamente fosse nelle tenebre il momento finale, tutta la vita piomba nell'oscurità".
Come cambia la prospettiva, se allunghi lo sguardo!
La vita infatti dipende dalle prospettive. Più sono lunghe, più la vita è serena. Il tuo cuore sia quindi in cielo. Ed il cielo sia nel tuo cuore.
Sia il cielo la vera conquista di quaggiù!