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Le Ali: un progetto di counseling
per ragazzi e genitori nel Decanato di Carate
Ci sarà sempre un’altra opportunità, un’altra amicizia,
un altro amore, una nuova forza.
Per ogni fine c’è un nuovo inizio.
(Antoine de Saint - Exupèry)
Il coronavirus è arrivato in modo inaspettato ed è piombato dentro alle nostre vite, dentro le nostre case e dentro le nostre menti. Improvvisamente tutti quanti, genitori e figli ci siamo ritrovati a modificare completamente le nostre giornate, rivedere i nostri tempi e i nostri spazi.
Ragazzi e genitori sono stati costretti da un giorno all’altro a rimanere in una condizione di convivenza forzata, 24 ore su 24, senza possibilità di uscire e di vivere le proprie vite e le proprie abitudini.
Le nostre certezze e sicurezze sono state messe in dubbio.
Il “mestiere” del genitore, già difficile in normali condizioni, ai tempi della quarantena diventa ancora più complicato. La convivenza forzata ci porta ad una esperienza nuova e diversa da quelle che sono le normali condizioni di vita di una famiglia, dove il tempo trascorso insieme si riduceva alle ore serali e ai fine settimana.
Questo tempo sospeso non solo si protrarrà nelle prossime settimane, ma sappiamo che nei prossimi mesi dovremo educarci ad un nuovo modo di essere e di stare insieme, come singoli, come famiglia, come comunità.
In questo delicato periodo i nostri ragazzi sono privati di uno degli aspetti maggiormente fondanti il loro momento di vita: la possibilità’ di stare fuori, di sperimentare, di sperimentarsi, di oltrepassare il limite.
L’adolescenza infatti è...
- l’età dell’esplorazione: tutto ciò che possiamo associare al significato della parola ispira dinamicità, cambiamento, movimento. È il periodo in cui bisogna fare dei compiti che sono necessari per l’evoluzione come la separazione e l’individuazione dalle figure genitoriali di riferimento; cominciare a pensare il proprio corpo in cambiamento, attraverso le esperienze di vita.
- l’età della socializzazione, quando lo sguardo dei pari diventa tremendamente significativo, perché solo quello in un’ultima analisi può dire realmente se i compiti sono stati fatti bene, se il percorso di crescita sta realmente funzionando
- l’età del futuro, tutto è proiettato verso quello che verrà dopo, la scuola, il lavoro, l’amore, le scelte.
La situazione di lock down che abbiamo vissuto e di nuove restrizioni sociali che continueremo a vivere bloccano significativamente lo svolgimento di tutti questi compiti evolutivi: la lontananza dai genitori, da casa, l’esplorazione del mondo, attraverso le esperienze corporee, attraverso la socializzazione. Tutto questo deve essere rimandato. La mente, programmata biologicamente per correre, spaziare, volare, deve fare una brusca frenata, controevolutiva.
Come stanno i nostri ragazzi in questo momento?
Come stanno gestendo la costrizione a stare in casa?
Come reagiscono alla mancanza di relazioni sociali dal vivo?
Di cosa hanno bisogno e come possiamo stare loro vicini?
MA ANCHE…
Come sono cambiate le dinamiche interne alla famiglia?
Abbiamo trovato un nuovo equilibrio o si sono acuiti i conflitti?
E come sarà la ripresa?
Sarà semplice per noi e per i ragazzi?
In alcune situazioni, sentimenti di PAURA, di NOIA, di RABBIA e di SCONFORTO possono accompagnare la giornata di tanti genitori e figli.
In questo periodo il tempo sembra perdere il suo senso, mancano o sono ancora lontane le attività che scandiscono le giornate e alcuni ragazzi possono sentirsi persi, a volte “schiacciati” e impotenti di fronte a questa situazione, iniziano a diventare ansiosi o preoccupati.
Altri negano il problema per eludere la paura legata ad esso, mostrandosi oppositivi, arrabbiati e scontrosi. Diventano irritabili e intrattabili accrescendo i conflitti in famiglia.
Altri ragazzi, invece, reprimono l'emotività e tendono a isolarsi chiudendosi in camera. Appaiono disinteressati e demotivati. Si rifugiano in un mondo online alternativo.
Lo sportello decanale LE ALI (www.le-ali.it) è sempre aperto e disponibile, in questo periodo in via remota (tramite videochiamata o colloquio telefonico) per offrire gratuitamente uno spazio di ascolto e sostegno psicologico per accogliere tutte quelle fatiche, dubbi o domande che si fanno spazio, più o meno intensamente, sia nei ragazzi che nei genitori.
I nostri operatori sono disponibili per un confronto e uno spazio di dialogo.
Per appuntamenti chiamare la coordinatrice al numero 3891590509,
o scrivere all’indirizzo mail: info@le-ali.it.
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Ogni giorno troverai un suggerimento utile per affrontare questo momento!