La vita è una corsa a staffetta, dove ciascuno si prepara con passione e costante allenamento per fare i cento metri che gli sono affidati. Con cura raccoglie il testimone che il precedente corridore gli affida.
Corre velocissimo, nella certezza di contribuire alla gioia di tutti con il suo impegno. Ma alla fine che vince? Non vince il singolo corridore, non vince il singolo prete, non vince il laico pur bravo... ma vince sempre e solo l'intera squadra!
Questa è la Chiesa, la condizione della nostra azione personale di fratelli, non di antagonisti, per disporci a vivere l'opera di Dio che si elabora in noi. Vinciamo o perdiamo insieme: lo abbiamo detto più volte in questi mesi circa il virus malefico!
Lo stare insieme è già una vittoria importante, perché è così che formiamo un solo corpo. L'unità è il fondamento di ogni famiglia , di ogni gruppo e di ogni comunità parrocchiale o pastorale: da qui nasce la corresponsabilità, come scelta necessaria della nostra azione pastorale. Essa comincia con il sostegno reciproco e fraterno. E' il mantenersi uniti, il camminare insieme, è la condivisione del pane della vita!
Avvicinandoci alla Festa della Santa Famiglia chiediamo questo dono al Signore. Da soli ci scoraggiamo, insieme è più bello e facile. Da soli ci perdiamo, insieme la via è sicura, certa e conduce alla 'meta'!