Chiediamolo alle Missionarie dell’Immacolata presenti a Hong Kong dal 1969 quando il vescovo di allora richiese la presenza di suore affinché aprissero una scuola superiore per ragazze dai 12 ai 18 anni , così che anche le ragazze potessero ricevere un’istruzione.
CENNI STORICI: Hong Kong è un arcipelago e l’isola principale, dove risiede la city, è quella più evoluta e commerciale, all’epoca era colonia britannica e l’ordinamento politico-economico era inglese. La parte continentale chiamata i Nuovi Territori era abitata da gente non benestante, per lo più pescatori cinesi che vivevano sulle barche, facendo servizi di traghetto tra le isole, e che si sottraevano alla dittatura comunista, migrando e tentando un inserimento a H. K. In questo contesto le suore aprirono una scuola sussidiata nei Nuovi Territori e un dispensario in un villaggio di pescatori che non avevano grandi possibilità di cure (di questo se ne e’ occupata suor Bruna) La scuola accolse in un primo tempo 200 allieve, di cui 10 % cattoliche, fino ad arrivare a superare il migliaio. Nel 1971 suor Ida giunge alla missione per insegnare inglese e religione alle allieve cattoliche.
Nel 1997 l’Inghilterra si ritira dal territorio e la Cina reclama l’annessione di Hong Kong al territorio cinese. Nonostante ciò le suore non diminuiscono ma addirittura riescono ad aumentare le loro comunità da una a tre di 4 suore ciascuna. Come racconta sr. Sandra che iniziò la sua missione a H. K. nel 2001: “In 20 anni circa i Nuovi Territori sono cambiati moltissimo, attualmente non ci sono più villaggi di pescatori, ma una foresta di grattacieli e centri commerciali con metropolitane e ponti che collegano le isole”.
SITUAZIONE ATTUALE: Ora la metropoli conta poco più di 7 milioni e mezzo di abitanti ma, nonostante un benessere generale, non mancano persone bisognose di aiuto, di cure, di attenzione anche spirituale . Attualmente le suore lavorano nella pastorale della parrocchia e ognuna ha un compito di catechesi e di evangelizzazione , visitando le famiglie, gli ammalati negli ospedali e intessendo relazioni di fratellanza come suor Sandra.
Proprio incontrando la gente le suore hanno scoperto in loro tanta ansia e una preoccupazione costante: le persone sono immerse in una società che chiede loro di lavorare senza sosta e al massimo dell’efficienza. Questo stato di apprensione è aumentato con l’aggravarsi della situazione politica. Oggi, sappiamo di manifestazioni di piazza del 2019 e proseguite nel 2020, fino a quando il 6 gennaio 2021 il governo centrale di Pechino ha arrestato 53 persone, che l’anno scorso organizzavano la campagna elettorale per le libere elezioni , che avrebbero dovuto tenersi nel settembre del 2020 ma che sono state cancellate con la scusa dell’epidemia Covid. I manifestanti protestavano perché il governo centrale non stava rispettando gli accordi sottoscritti nel 1997 tra l’Inghilterra , che lasciava questa colonia, e Pechino che reclamava l’arcipelago come cinese. L’accordo dichiarava che si sarebbe adottata la misura di “un paese- due sistemi”, cioè Hong Kong si sarebbe organizzata in un governo autonomo dal governo centrale. A distanza di 23 anni, ancora oggi Pechino impedisce questa autonomia promulgando leggi sulla sicurezza e sull’immigrazione. I cinesi di Hong Kong non sono d’accordo e scendono in piazza per affermare il diritto di governarsi indipendentemente da Pechino. Molti sono gli arresti e incarcerazioni dei manifestanti , con conseguente mancanza di libertà di parola e di autodeterminazione che rende la popolazione insicura.
Sr. Lorena, 45 anni, a H.K. dal 2012, racconta: “Molti vogliono lasciare la città per non sottostare al potere centrale, alcuni pensano di migrare in Gran Bretagna, altri in Australia o a Taiwan. C’è un clima di insicurezza per il futuro e le giovani famiglie non vogliono fare figli. Due sposi cristiani mi hanno confessato che per dare un futuro adeguato a dei bambini dovrebbero emigrare, ma non se la sentono, per cui preferiscono non avere figli”.
Si sono formate due fazioni, c’è chi è favorevole al governo di Pechino e chi ritiene che così si perderà la democrazia e la libertà di pensiero e di dialogo. La tensione è alta e la diversità di vedute disgrega la società e perfino le famiglie. Si va creando un clima di paura e di sospetto poco salutare per la società civile. Anche l’emergenza Covid ha contribuito a perturbare molte attività anche parrocchiali. I cattolici sono circa 559 mila.
Quali prospettive per la Chiesa cattolica a Hong Kong oggi?
La Repubblica Popolare Cinese è ufficialmente uno stato ateo, tuttavia i cinesi continuano a praticare le religioni. Le religioni riconosciute sono il buddhismo e il taoismo, mentre il cattolicesimo, il protestantesimo e l’ islam, sono tenute sotto stretto controllo da un organismo statale. La crescita del protestantesimo e cattolicesimo è avversata dal Partito Comunista dominante. La demolizione di croci e Chiese in alcune province riflette la determinazione a frenare la rapida crescita del cristianesimo. Se H.K. perde la sua autonomia dovrà sottostare alle leggi del Partito e per la chiesa non si prospetta un futuro prospero. Anche se il cardinale Tong afferma che non dovrebbero esserci problemi, in quanto la Chiesa cattolica di H.K. ha sempre avuto un rapporto diretto con il Vaticano.
Il condizionale però è d’obbligo in una situazione così precaria.
Le 12 Suore Missionarie dell’Immacolata e i padri del PIME ( poco più di 20 ) sono ad Hong Kong principalmente per portare la Parola e far conoscere Gesù e la sua Salvezza come annunciato nelle Sacre Scritture .
Dalla LETTERA AI ROMANI 10,13-15 : Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato. Ora come invocheranno Colui nel quale non hanno creduto ? Come crederanno in Colui del quale non hanno sentito parlare ? Come ne sentiranno parlare senza nessuno che Lo annunci ? E come Lo annunceranno se non sono stati invitati? Come sta scritto: Quanto sono belli i piedi di coloro che recano un lieto annuncio di bene!
A noi cristiani lontani dalla Cina e da H.K. rimane l’obbligo di informarci sempre più approfonditamente e sostenere chi vuole essere cristiano in terre lontane con la nostra preghiera.
Allo Spirito Santo e alla protezione di Maria affidiamo sr. Ida, sr. Bruna, sr. Sandra, sr. Lorena, le loro consorelle e i Padri del PIME che lavorano da tanti anni per l’annuncio del Vangelo di Cristo in questa terra.
La Commissione Missionaria