Un pomeriggio suona il campanello della casa parrocchiale : un giovane mi chiede di essere confessato. Vado in basilica, lo ascolto, lo assolvo e poi lo congedo. Rimango in confessionale e pensando mi chiedo: 'I confessionali torneranno ad essere presi d'assalto? Certamente in questo anno giubilare, il mercoledì è veramente giornata penitenziale e di confessioni.... Io sono convinto che la nostra disponibilità di sacerdoti ad essere fedeli al confessionale, renderà questi 'luoghi' occasioni di incontro con la Misericordia di Dio.
Certamente occorre recuperare il senso della Grazia di Dio e del peccato: a volte le confessioni sono uno 'sfogo psicologico' e non evidenziano il bisogno del perdono perchè non si avverte di aver peccato. Il confessionale è il luogo dove il battezzato si sente nel cuore di Dio. Infatti non è sufficiente sentire Dio nel cuore, occorre sentirsi nel cuore di Dio!
Il confessore è un fratello che custodisce nella sua fragilità e nel suo peccato,il tesoro della Grazia del perdono. Essere perdonati, essere rifatti nuovi è stupendo e meraviglioso, come affascinante e commovente è essere strumento nelle mani di Dio per 'travasare' negli altri il Suo perdono. Non aver paura di esigere dal prete che faccia del confessionale il luogo più amato del suo ministero.
Penitente e confessore insieme si santificano!