Ripercorrendo le strade della Terra Santa mi ha accompagnato un pensiero fisso: è tempo di pensare a Dio...! Nel tempo che stiamo 'consumando' e dove Dio sembra essere messo da parte, questa provocazione mi pare appropriata. Non bisogna solamente guardarsi addosso, è urgente pensare a Dio. Vedendo questi popoli in conflitto, mi pare doveroso 'alzare lo sguardo'. Non può l'uomo del terzo millennio pensare di fare-tutto-da-sè', ma deve con umiltà ritornare a quel dialogo che Dio ha iniziato con l'uomo dal momento dell'Incarnazione del Suo Figlio in quella Terra benedetta.
E' un invito ad impegnarsi nelle trame quotidiane della storia personale e comunitaria, ma con il cuore e la mente rivolti costantemente a Dio. Pensare a Dio, vivere in Dio,coinvolgere Dio nelle scelte quotidiane, non fa bene a Dio, ma a noi! Nelle prove della vita, nelle incomprensioni, nelle solitudini, nelle paure che spesso ci attraversano, l'uomo se è solo ne resta schiacciato. E' tempo allora di pensare a Dio!
Occorre riprendere con decisione ed entusiasmo il proprio cammino spirituale. Dopo tutto non bisogna invenare nulla di nuovo; è sufficiente un rinnovato ascolto della Parola, una nuova vitalità nei Sacramenti ed una puntuale e quotidiana preghiera di affidamento. La cosa stupenda poi, è che tutto questo traspare e diventa contagioso. Infatti se pensi a Dio, avrai più forza per accogliere i fratelli....