Abbiamo iniziato il tempo di Avvento, tempo che conduce alla celebrazione del Natale e ci rende capaci di attendere il ritorno glorioso di Cristo.
Gesù paragona il suo grande ritorno, la sua venuta, ad un laccio. Una immagine efficacissima! In termini moderni mi pare proprio paragonabile a qualche black-out elettrico: nel giro di pochi secondi tutto cessa. Tutti fermi, paralizzati per quella improvvisa sosta nelle nostre attività.
Nessuno lo poteva prevedere. Nessuno era preparato. In pochi secondi hanno cambiato la nostra vita. Ecco così sarà il giorno del Signore. Cioè la sua presenza, la sua storia, il suo passaggio.
Nulla di eclatante, ma insieme segni della sua presenza così decisivi per noi, da costringerci a cambiare la nostra vita. Dio entra nella nostra storia. Sempre nel modo che Lui olo sa.
Ed allora, vivremo nella paura? Si, se il nostro cuore - per usare le parole del Signore - sarà appesantito in ubriachezza, dissipazione ed affanni della vita! (Lc 21,34).
Sia questo tempo allora occasione per il discernimento e per la preghiera capace di preparaci ad accogliere il Signore Gesù nella nostra vita!