Nel tempo di Pasqua il vangelo ci propone Gesù come vera vite..."Cristo è la vite che dà vita e fecondità ai tralci, cioè a noi, che per mezzo della Chiesa rimaniamo in Lui e senza di Lui nulla possiamo fare.." (Gv 15,1-5).
L'immagine della 'vigna feconda' resta bene impressa in coloro che guardano al mistero della Chiesa. Dalla terra esce questa forza vitale che è la vigna.
Immagine di benessere e di pace, che richiede due condizioni decisive nel nostro cuore. Rimanere attaccati al tronco ed accettare la necessità della potatura! Entrambe sono condizioni di fedeltà.
La potatura è il più grande mistero della nostra fede; in essa infatti vi è tutto l'immenso mistero e dono d'amore della passione e risurrezione di Cristo.
Qui si gioca il vero senso della Chiesa: solo dentro il mistero della croce vi è la salvezza. E la potatura si fa subito capacità di leggere il tema del dolore, ma sempre in termini di fecondità e mai di obbrobbrio.
La potatura di Dio, infatti non è mai per la stroncatura, ma per la fioritura abbondante, preonnuncio di un raccolto carico e ricco di frutti.