Giovanni Paolo I, che ricordo per il suo sorriso e la sua semplicità, che sapeva parlare alla gente con il cuore e le immagini, un giorno raccontò questa storiella:
"Un viandante distinto ed elegante, si fermò in una casa semplice di un villaggio sperduto. Aveva fame, ma si vergognava a chiederlo. Si presentò allora ad una donna incontrata sull'uscio di casa, chiedendole un semplice piacere:"Vede questo sasso? Se mi prepara una pentola di acqua bollente, le farò vedere come esso è capace di creare un'ottima minestra, per sfamare tanta gente".
La donna credette al pellegrino e preparò la pentola sul fuoco. Con fare solenne l'ospite depose il suo sasso ben pulito; mentre l'acqua bolliva, la donna corse a chiamare i vicini che osservavano stupiti qull'uomo dai modi gentili che assaggiava l'acqua:
"Ci vorrebbe un po' di olio ed un po' di pomodoro..un cipolla". Quella buona gente andava avanti ed indietro per procurare tutto quanto chiedeva.
"Ci manca un po' di carne, un po' di verdura ed un dado...!" E la pentola si faceva sempre più ricca. Ogni sua richiesta veniva subito esaudita. La gente divenne sempre più numerosa, allegra e gioiosa.
"Ci manca un po' di sale e la minestra è pronta, buonissima...!" concluse con solennità il viandante.
Scodellarono e la minestra fu realmente buona, dal sapore della gioia creata non dal sasso ma da una comunità che aveva saputo mettersi insieme, donando ciascuno un suo piccolo dono. Era il sapore dell'amore!