"La croce fa della notte oscura una notte d'amore, carica di stelle". Nelle tante preoccupazioni, prove e sofferenze che spesso ci raggiungono, questa dovrebbe essere la certezza che dona un po' di consolazione alla nostra vita.
E che dire delle catene che stringevano i piedi dell'Apostolo Paolo? Potrebbero sembrare un limite invalicabile, una perdita ed invece per chi crede, divengono culla di una speranza più grande: ho creduto contro ogni speranza!
Cioè, là dove tutto sembra perso, la croce permette di far fiorire la spiga di grano, spuntata dal chicco che muore. Ed ecco allora, anche i limiti oggettivi e le catene ben visibili si fanno verifica dell'agire nelle nostre comunità.
Perché se credi nella croce, anche i momenti più difficili e più bui, si trasformano in 'coraggio, sincerità, e zelo' come scrive san Paolo ai Filippesi.
Ma se non sai intravedere la croce, ecco che anche il tuo apostolato non si fa dono, ma orgoglio personale, tutto avvelenato con l'ipocrisia, la contesa, la rivalità, le intenzioni non pure , aggiungendo dolore a dolore, nello stile di una facile propaganda.
La croce è verifica! E' la croce, infatti, che purifica le relazioni fraterne!