"Esistere è modificarsi. Modificarsi è maturare. Maturare è ricreare incessantemente se stessi!".
Così scriveva un filosofo francese all'inizio del 1900. Mi pare opportuna anche per noi oggi. Essa esprime limpidamente la tesi che l'evoluzione della coscienza non è prodotta da meccanismi esteriori né da condizionamenti sociali, ma è espressione di uno slancio interiore.
L'esistenza dell'uomo non è statica ma è un continuo modificarsi, è dinamismo, conquista, speranza e progresso.