Gli idoli sono sempre più accomodanti e facili rispetto all'amore al vero Dio. Essi sono muti e promettono gioia immediata, come il denaro, il successo, frutto del potere, inseguito così fortemente.
Si comincia dallo scegliere le cose più facili, il sentiero che scende e non più la via stretta che sale verso le vette. Ma le vette illuminano mentre la discesa conduce alla palude del peccato... Il peso è scaricato sull'altro, non si ha più entusiasmo e si creano frequenti alibi all'impegno.
Si aggravano i difetti e si sottolineano i limiti. Non si dice più 'grazie' e si cercano facili compensazioni, in una gratificazione che dà immediato compiacimento, ma risulta poi non vera! Chi segue gli idoli, a lungo diventa come loro.
Il salmo 134 ci consegna immagini bellissime ma tragiche degli idoli: "Hanno bocca e non parlano, hanno occhi e non vedono, hanno orecchi e non odono, non c'è respiro nella loro bocca. Diventi come loro chi li fabbrica e chiunque in essi confida!".
In questo tempo, chiusi in casa per debellare un virus, diamo tempo per Dio, l'unico e vero Signore nostro e della storia...