"Cosa pretende da noi! Ci vanno tutti, anche la gente di chiesa alla domenica va a fare la spesa agli ipermercati..."!
Così spesso si sente dire quando si propone la centralità della domenica, il giorno del Signore.
Leggendo il bellissimo libro dei Maccabei, un libro scritto molto bene, con aggettivi raffinati, scene ben impostate, chiarezza di proposta, luminosità di messaggio, si nota l'eterno ed incessante invito a non adeguarsi alla mentalità mondana. Allora era la cultura greca avanzante, che cercava di cancellare ogni altra cultura.
Ma altri, eroicamente, si opposero. Oggi ci sono le medesime tentazioni. Essere alternativi è arduo! Come ad esempio la Domenica. Opporsi a questo vezzo è impegnativo.
Mentre passo davanti all'ipermercato ed osservo il parcheggio pieno di auto, davanti a questo 'idolo moderno', il mio pensiero va subito ai monasteri di clausura, dove ricordo una bellissima esperienza di preghiera per celebrare il Risorto.
Per Lui si perde tempo, per lo Sposo si veglia tre ore nel cuore della notte. Per Lui si fa penitenza anche se spesso l'ambiente non è riscaldato. Ma il cuore è caldo, perché appassionato! Capace di conquistare un bel grappolo di giovani che sentono il fascino dell'alternativa.
Non omologati. Ma nuovi, forse anche 'furbi' perché hanno compreso dove sta la Verità delle cose.