I giorni dell'Avvento sono sempre veritieri. Mi pongono di fronte alla mia fragilità di creatura. Sono un viaggiatore, con una meta precisa che coinvolge.
Avvento è apertura costante e fedele alle scelte che Dio imprime nel nostro cuore! Inoltre Avvento non è 'rassegnazione' al presente, perché è uno sguardo proiettato in avanti alzando quel capo che la situazione spesso appesantisce perché tante sono le preoccupazioni quotidiane.
In questi giorni di grazia, si fa strada una virtù che ritengo vera e necessaria: l'umiltà. San Bernardo parla di una duplice modalità di umiltà: di conoscenza e di volontà.
Un'umiltà di mente per renderci conto dei nostri limiti, delle nostre fragilità, ed un'umiltà di volontà che ci permette scelte adatte a cambiare la nostra vita. Occorre essere capaci di rifiutare la gloria fatua del mondo, scegliendo le cose più dimenticate, e gioiendo in santa letizia nelle tribolazioni, come Gesù nell'umiltà del presepe.
Mi affascina il giovanissimo re Salomone! A lui Dio offre quattro scelte: o la lunga vita, o la ricchezza, o la carriera sfolgorante o la sapienza. Salomone con una scelta controcorrente sceglie di vivere secondo la sapienza, pur tra le sue fragilità.
Il Signore in questo avvento 'inedito' ci insegni la via della saggezza!