Ormai siamo alla conclusione di un anno che ci ha preso in contropiede. Un virus malefico ha sconvolto le nostre 'abitudini'. Il prossimo tempo che ci è consegnato ci aiuti in una 'ripresa' di ciò che abbiamo dovuto sospendere.
Paolo scrive ai Romani "Tutto concorre al bene, per quelli che amano Dio..." (8,28). "Tutto è grazia" direbbe il grande scrittore Bernanos. Tutto è dono, tutto è gratuità. Noi siamo salvi non per i nostri meriti, né senza i nostri meriti, ma oltre i nostri meriti.
Siamo infatti risollevati,rialzati, rimessi in piedi dalla misericordia di Dio, alla quale ci innestiamo per fede e questo ci chiede di essere capaci di avere sempre con tutti misericordia.
Ecco alcune esortazioni per questo fine d' anno e per l' inizio del nuovo:
no a giudizi facili, si ad una fede gratuita e ad una limpidezza interiore;
no a cambiare la verità con la menzogna;
no alla mentalità ottusa che ci fa stolti perché adoriamo gli idoli.
Diciamo parole chiare raccolte secondo le proprie responsabilità. Poniamo Dio al centro del nostro quotidiano e non gli idoli del denaro, del successo, del potere, e di tutto quello che sa di imbroglio. Buona fine dell'anno ed auguri per quello nuovo!