In settimana, nella festa della Madonna di Lourdes, celebreremo la giornata del malato. Penso che ciascuno di noi, come gli abitanti di Genesaret, sul lago azzurro, voglia toccare 'almeno la frangia del mantello di Gesù, perché quanti la toccavano, guarivano' (Mc 6,56) per poter dare speranza a quanti sono provati dalla malattia.
Mai come oggi ne avvertiamo l'urgenza, pensando al momento che stiamo attraversando! Celebrando i funerali di nostri fratelli e sorelle, rimango sempre colpito dai racconti di malattie e sofferenze che li hanno portati alla morte.
La sofferenza è nostra compagna di viaggio, non perché il Signore goda nel veder soffrire l'uomo, ma perché con la sofferenza e la prova Dio ci ha salvati in Gesù. Gesù nel Vangelo ce lo ricorda!
Eppure anche qui, nelle ferite aperte, ecco un balsamo: l'attenzione di chi sta accanto al sofferente, di coloro che fanno della propria vita una continua dedizione. Quanti 'buoni samaritani', l'esperienza umana conosce...
Celebrando la 29 giornata di preghiera per i malati, affidiamo alla Vergine Maria tutte le prove e le sofferenze e chiediamo la Grazia e la forza di essere attenti ai bisogni dei fratelli: infatti siamo 'Fratelli tutti..' come ci ha richiamato papa Francesco nella sua ultima enciclica.