Sono amare le conseguenze di chi sceglie il male: il povero non ascoltato, lo straniero oppresso, la cattiveria che spesso ci assale. Non ci si commuove più per la sofferenza dell'altro: spesso siamo cattivi, vendicativi e pungenti.
L'altro spesso è visto per i miei scopi, per i miei interessi o per i miei piaceri. Del resto basta seguire l'itinerario di tristezza e di dolore di una coppia che si sta separando e che ha la netta sensazione che il proprio matrimonio stia crollando, senza più nessuna speranza umana di ricostruirlo.
Non c'è momento più triste. Tutta la precedente carica d'amore che si era costruita, ora si scarica in odio, vendetta, dispetto, parole cattive, cuore amareggiato che rende difficile la vita. Ed i figli innocenti si trovano in mezzo, soli e muti.
Gli insegnanti spesso sono testimoni di ragazzi che da ottimi scolari, improvvisamente si fanno svogliati e sempre stanchi, con strafalcioni nei compiti, cattivi con i compagni. Che cosa è successo?
Niente, i genitori si sono separati ed essi hanno visto crollare le due torri che davano loro sicurezza. Entrano in una fase di rigetto e di rifiuto di ogni cosa. Poichè non amati, non amano più e non si fidano!
Un docente si sentì dire da un ragazzino sveglio e capace, ma ferito dall'assenza muta del padre: "Professore mi dia una nota sul diario, così mio padre si accorgerà che esisto!"