Siamo in un tempo difficile, in cui tra le diverse fatiche vi è anche la crisi e la difficoltà del posto di lavoro. Fabbriche che chiudono, lavoratori licenziati, lavoro che cambia...
Quando parliamo di lavoro, dobbiamo tenere presente tre principi:
Ogni lavoro è sacro e carico di dignità. Non è il lavoro in sè a dare grandezza a chi lo compie, ma è l'uomo che rende sacro e grande il lavoro che compie. Nazareth insegna! Gesù è stato grande facendo il carpentiere. In famiglia ci si stima per ogni lavoro. Tutti sono belli, tutti sono necessari, tutti sono uguiali per dignità. Speriamo un giorno tutti uguali per paga!
Il lavoro non è tutto. E' sempre un mezzo, mai un fine. Deve servire a realizzarti, non a renderti schiavo di esso. Rispetta la Domenica, prenditi delle pause di tempo per pregare e per pensare e badare ai tuoi figli, che non desiderano un gioco in più, ma un'ora di gioco in più con il papà.
Ogni lavoro va retribuito con giustizia, puntulamente ed in regola, non in nero. Ma anche ogni lavoro va svolto con competenza e fedeltà, senza assenteismi o menfreghismi. La qualità oggi vale.
Occorre porre nel lavoro la carta vincente del futuro: nessun lavoro deve essere rifiutato, tutti devono essere svolti con passione e voglia di costruire, con regole e controlli. Tutti sono dignitosi: da quelli di grandi responsabilità a quelli più umili e nsacosti...