Mi stupisce sempre leggere nel Vangelo quel versetto che fotografa, con immediatezza di stile, l'inizio della giornata di Gesù, come la descrive l'evangelista Marco!
Pochi tratti per dirci una verità immensa: "Al mattino Gesù si alzò, quando ancora era buio e, uscito di casa, si ritirò in un luogo deserto e là pregava." (Mc 1,35). Era ancora buio, era ancora notte.
Come per i Magi sulla via del Redentore, una notte senza stelle, che metteva paura, perché nessuno sapeva cosa fare, come affrontare il futuro, come reagire di fronte all'inedito del male. Là dove la notte si intreccia con la paura, perché dove c'è notte c'è sempre paura; e la paura prolunga la notte!
Spesso anche intorno a noi ed in noi 'regna' la notte che spesso si manifesta nel far emergere odio e rancore regnano nel cuore di tanti. Rancori vecchi, sentimenti feriti, parole mal comprese, gesti letti come provocazione. E scoppia la morte e regna la notte!
Ecco perché non ci resta altro che pregare, e nel pregare educare ed educarci. Certi che nella notte, proprio in questa notte buia, Dio ci dà la sua Parola, lampada e luce sui nostri passi.
Signore brilli la Tua luce nel buio della notte, parli di nuovo la Tua Parola, e torni nel cuore dell'uomo la Pace.