"Poichè siamo pietre vive, per la costruzione di un edificio spirituale ed un sacerdozio santo, per offrire sacrifci graditi a Dio per mezzo di Gesù"(1Pt 2,4) allora ci lasciamo modellare da Cristo come pietre vive.
Accetteremo di essere 'rifiniti', corretti, criticati, tagliati in qualcosa che ci costa e ci fa soffrire. E' andare d'accordo, cercare il bene e la gioia dell'altro, della famiglia, del gruppo che magari non condivido.
E' cercare l'armonia reciproca tra pietre diverse. Un sacerdote insegnava ai suoi giovani, mentre sistemava dei muri a secco: "Non buttate via nessuna pietra... non prendetela a calci. Perché anche la più piccola, la più deformata, se bene innestata nel muro a secco, si valorizza. Anzi, spesso quelle più strane sono le più preziose, perché tengono ben compatto il muro."
Ed un buon consiglio pastorale è spesso come realizzare questi muri a secco, che richiedono molta arte nel saper posizionare tutte le pietre, anche quelle più 'birichine', ma che rivestono poi una importanza meravigliosa ed una bellezza unica nelle nostre comunità.
La corresponsabilità prende il volto della pazienza e della fiducia.