E' affascinante leggere con calma il testo del profeta Isaia! Egli che scruta il cielo, che guarda lontano, che sogna pagine nuove di storia, che costruisce percorsi di speranza!
E l'Avvento iniziato ieri, è il 'tempo' di Isaia. Non è semplice seguirlo, perché spesso lo releghiamo tra i 'sognatori' utopistici: che è simpatico leggere, ma che è inutile seguire.
Perché i loro sogni, dicono gli scettici presenti in ogni ambiente, resteranno sempre sogni! Ecco perché è sconcertante proclamare con forza, davanti ad un gruppetto di fedeli: "Forgeranno le loro spade in vomeri, le loro lance in falci; un popolo non alzerà la spada contro un altro popolo, non faranno più esercitazioni militari". (Is 2,4).
In che cosa allora si eserciteranno? Non nell'arte della guerra, ma nell'arte dell'amare!
Questo è l' Avvento: non un magico tempo di luminarie, ma una condizione di vita, uno stile per guidare la propria esistenza , un tempo mai finito. Un consegnarsi all'amore e non alle cose.
Ed è così per chi ama, sente comunque un figlio che torna tardi. Ascolta, anche se il suo cuore dorme. Perché veglia, e veglia perché ama. Ogni brusio, pur sottilissimo, per colui che ama, si fa assordante.
Buon tempo di Avvento, vegliando perché comunque amiamo!