Gesù appare agli apostoli, dopo una notte di pesca andata a vuoto! Si presenta sulla riva , ma i discepoli non si accorgono che è Gesù. Allora Lui domanda:" Non avete nulla da mangiare?"."No", gli rispondono in modo molto secco.
Lui rilancia la proposta:"Gettate la rete dall'altra parte della barca e troverete". La gettano e non possono tirarla su per l'abbondanza dei pesci.
Ci sono tre modi di vedere chi è questo personaggio, che sono un po' i modi con cui la Chiesa ha sempre visto Gesù.
C'è innanzitutto Giovanni che intuisce per primo :"E' il Signore!". C'è Pietro che si lancia in mare e con la sua generosità arriva per primo. E poi c'è la barca con gli altri cinque discepoli che arrivano, e che rappresenta un po' la Comunità cristiana, la Chiesa.
Dunque ci sono il profeta, la gerarchia e tutta la Chiesa. Da questo breve racconto traggo una indicazione: la legge della complementarietà deve essere la prima legge nella Chiesa.
Mi accorgo che se una comunità impara questa legge, ha risolto metà dei propri problemi. La complementarietà indica da una parte l'identità di ciascuno e dall'altra il bisogno dell'altro!
Se non c'è l'esperienza della complementarietà nascono aspre tensioni. Chiediamo vivendo il tempo di Avvento questo dono con pazienza ed al tempo stesso con tenacia!