C'è un apostolo che mi ha sempre accompagnato: Barnaba, lui che era 'Figlio della Consolazione', 'uomo virtuoso e pieno di Spirito Santo e di fede'.
Mandato a verificare la chiesa di Antiochia,'vide la Grazia del Signore e si rallegrò..'. Un missionario che non ha confini, che non ha chiusure.Non decide tutto lui, ma si fa servitore della Grazia che lo precede.
Per questo esortava tutti a restare con cuore risoluto, fedeli al Signore! Questo dono della consolazione lo auguro a tutti voi in abbondanza, perché di questo ha immenso bisogno il mondo di oggi.
E questo avviene soprattutto nel dialogo personale o nelle confessioni, dove la consolazione si fa lacrime di dolcezza o di amarezza.
Manifestando per chi è superficiale un forte rimprovero e le lacrime , per far capire quanto sono costate al cuore di Cristo le anime superficiali.
Per chi è peccatore serio, ben consapevole della propria miseria; una esortazione paterna che cambia la sua vita.
Per chi è capace di 'volare alto', indicando mete semopre più elevate. Come la consacrazione e la vocazione sacerdotale.
Invochiamo il dono dello Spirito Santo perché ci renda uomini consolati e capaci di consolazione!