Stiamo vivendo una settimana particolare: abbiamo le reliquie del grande San Giovanni Paolo II di fronte alle quali siamo invitati a sostare in preghiera. Tanta gente sfila davanti a questi semplici resti umani che ci provocano verso la santità. Tutti si raccolgono in preghiera per chiedere forza e coraggio per una testimonianza convinta e per un dono di Grazia.
La preghiera infatti è il 'respiro' dell'anima, senza la quale non c'è vita spirituale autentica. Spesso però le distrazioni infastidiscono la concentrazione. Spesso ci lamentiamo che non riusciamo a concentrarci: "Dico il rosario ma la testa va altrove..!".
Un padre spirituale diceva: "Il pensiero segue la parola se la preghiera non è una formula ma si rivolge ad una presenza, a Maria che ascolta".
Occorre impegnarsi e trovare uno 'spazio' di passaggio tra il fare e la preghiera. Non è sufficiente dire: "E' meglio pregare con qualche distrazione che non pregare per niente."
Troviamo uno spazio in questa settimana per chiedere a san Giovanni Paolo II la grazia della concentrazione per una preghiera più gioiosa, attenta e dunque efficace...