L'altro giorno in un bar della Val d'Intelvi ho visto un foglio sul quale diverse persone hanno firmato per evitare di togliere i video giochi dal bar stesso. Il motto era : 'Io sono libero di fare ciò che voglio'!
E' vero che siamo in un periodo di crisi economica: è sotto gli occhi di tutti la difficoltà di trovare o mantenere il posto di lavoro; spesso lo stipendio non arriva a fine mese, ma rimango di stucco quando sento parlare di ludopatia o di vera libertà nell'essere schiavi del gioco.
In occasione della Festa del Crocifisso mi hanno regalato una meravigliosa orchidea gialla. Chi me l'ha donata, sa bene quanto amo i fiori! Due splendidi rami ancora in bocciolo, che con il caldo e la giusta umidità stanno fiorendo. Il bocciolo che si apre mostra tutta la sua bellezza che teneva nascosta.
"Con l'argilla bagnata si formano i recipienti; ma è il vuoto che è in essi a consentirne la pienezza dei vasi..
C'è la parte visibile dell'utilità;ma l'essenziale rimane invisibile".
Ormai il cammino pastorale è ripreso! Al di là delle proposte, è fondamentale non perdere mai di vista il motivo di fondo del nostro 'fare pastorale'. La risposta sembra scontata: che dà senso al nostro essere è la comunione con Gesù. Quando questo è chiaro e vissuto, tutto il resto viene di conseguenza: la fatica, qualche difficoltà, i sacrifici....
Nella vita imparo ogni volta che nulla va dato per scontato, soprattutto oggi! Celebriamo comunitariamente l'Eucarestia alla domenica, spesso ne chiediamo celebrazioni in occasione di momenti straordinari e significativi: mi accorgo però che non sempre è chiaro il significato proprio e profondo della Messa.